Quanto costa consultare un avvocato a Torino?
Quando ci si rivolge ad un avvocato per una consulenza o per affrontare una causa una delle prime domande che viene posta è: quanto spenderò?
Spesso il cliente ha il timore di dover affrontare costi elevati, timore che in certi casi può anche farlo desistere dal rivolgersi ad un avvocato, anche quando la situazione concreta lo renda opportuno.
Orbene, per affrontare al meglio la questione delle spese legali, occorre sapere che la parcella dell’avvocato si distingue generalmente nelle seguenti voci:
- spese (vive e forfetarie);
- oneri;
- compenso per l’attività professionale svolta.
L’ammontare di queste voci è collegato a tantissimi fattori: livello di complessità dell’incarico, necessità di adire o meno un’autorità giurisdizionale, entità delle spese e degli oneri necessari per l’avvio di una causa, i tempi e quindi l’andamento concreto del giudizio, nonché i parametri utilizzati dall’avvocato.
Alla luce di questo, si comprende come spesso non sia possibile determinare a priori l’esatto ammontare del costo delle prestazioni legali. Tuttavia, è possibile concordare con il legale, sin dal primo incontro, quali parametri, cioè criteri, saranno presi in considerazione per il calcolo della parcella. In questo modo, è possibile individuare sin da subito i fattori da cui queste possono dipendere, farsi un’idea generale, ed evitare così spiacevoli sorprese.
Pertanto, il principio fondamentale che deve ispirare la determinazione del compenso al professionista è la trasparenza.
Come viene determinato il compenso dell’avvocato
Per lo Studio Legale Aiello la serietà e la trasparenza rimangono un valore primario. Il compenso all’avvocato viene determinato con la massima chiarezza dopo un consulto con il professionista, il quale si impegna a fornire tutte le informazioni utili nel pieno rispetto del Codice deontologico forense e della legge sull’ordinamento forense.
In particolare, secondo la legge professionale il compenso è pattuito di regola per iscritto all’atto del conferimento dell’incarico professionale, con l’indicazione dei criteri adottati per la sua determinazione.
Invero, è bene sapere che ai sensi dell’art. 13.3 della legge professionale la pattuizione può avere grande libertà di contenuto. E’ ammessa, infatti:
- la pattuizione a tempo;
- in misura forfetaria;
- per convenzione avente ad oggetto uno o pià affari;
- in base all’assolvimento e ai tempi dell’erogazione della prestazione;
- per singole fasi o per l’intera attività;
- a percentuale sul valore dell’affare o su quanto si prevede possa giovarsene, non soltanto a livello strettamente patrimoniale, il destinatario della prestazione.
Costi Avvocato Torino
Oltre al compenso è dovuto all’avvocato il rimborso delle spese effettivamente sostenute e tutti gli oneri o contributi anticipati per conto del cliente nonché un rimborso delle spese forfetarie, determinato per legge nella misura del 15%.
Di tutto questo il cliente verrà informato. In particolare, l’avvocato informerà il cliente del livello di complessità dell’incarico e degli oneri ipotizzabili fino alla conclusione dell’incarico.
Qualora il cliente lo richieda, l’avvocato consegna un preventivo scritto, distinguendo fra oneri, spese e prevedibile misura del compenso professionale.
Nel nostro studio legale, generalmente, si tende a determinare il compenso sulla base delle diverse fasi del giudizio, tenendo conto, altresì, del valore della causa e del tipo di giurisdizione adita, in conformità ai parametri stabiliti dal Ministero della Giustizia con il d.m. n. 55/2014.
In particolare, si distingue tra:
- fase di studio della controversia;
- fase introduttiva del giudizio;
- fase istruttoria;
- fase decisionale.
Il compenso viene, inoltre, necessariamente calibrato al livello di complessità dell’incarico.
Tuttavia, il calcolo della parcella viene fatto caso per caso e dipende dalle particolare della situazione concreta, e può seguire diversi criteri di cui il cliente verrà debitamente informato.